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domenica 21 maggio 2017

Internet per tutti sta ridimensionando la Demodoxalogia.

Internet per tutti forse distruggerà la Demodoxalogia.

La Demodoxalogia è la scienza che consente al potere dei politici e dei finanzieri di condizionare l'opinione pubblica con giornali amici (tutti i giornali importanti sono inginocchiati di fronte alla finanaza) e televisioni amiche (tutte: da RAI a Mediaset  da Sky a Cairo).

Internet sfuggendo di mano al potere finanziario e politico sta mettendo il popolo (DEMOS, in greco) al centro della scena.

Ma al potere la democrazia vera non è mai piaciuta, infatti ora la chiama "populismo".
La democrazia che intende il potere è solo una delega del popolo ai partiti condizionati dai gruppi di potere per poi condizionare il pensiero e le scelte del popolo stesso.

Il potere moderno, in quanto oligarchico, ama gli altri gruppi di potere di secondo livello (mezzi d'informazione cartacei e online: Facebook e Google compresi), che possono garantire un futuro tranquillo ai propri investimenti.

Fanno ridere i gazzettieri che chiamano "oligarchi" i ricconi russi come se i plutocrati occidentali non fossero fatti della stessa pasta.

Certo è vero che l'uomo medio chiede sempre agli altri cosa deve pensare, e forse è giusto che venga manovrato. 
Il problema è che oligarchi e plutocrati spesso sono "figli di" e manipolano il prossimo senza nessuna competenza, né capacità; solo in nome del capitale ereditato. 

La libertà di parola in TV e sui giornali spetta sempre e solo a minoranze "illuminate", mentre sul WEB a tutti. 

Si veda la Costituzione Italiana, atto normativo FONDAMENTALE,  "populista", a detta di chi vorrebbe asservirla ai poteri forti, in quanto essa stessa si richiama il POPOLO, infatti all'art.1 recita: L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/che-figura-merda-riotta-video-39-economista-rinaldi-ricorda-che-173754.htm

Poi si può discutere su come sia nata la costituzione "repubblicana" che, secondo molti,  gli italiani avrebbero voluto monarchica (ma non i vincitori della guerra).

Spiace constatarlo ma i servizi inglesi, per conto degli USA, si sono prodigati a instillare sfiducia negli italiani grazie all'azione demodoxalogica dei giornalisti a libro paga. In pratica gli italiani dovevano convincersi di essere incapaci e inaffidabili, e sottoporsi volontariamente al controllo di un Grande Fratello (un fratello maggiore) che li guidasse.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/bobbio-spia-ecco-giornalisti-arruolati-spie-inglesi-arrigo-29487.htm

Agli occhi degli USA i più pericolosi erano i missini e la destra democrisitana. 
Poi i socialisti che sotto Craxi erano diventati patriottici.

Fino ad un certo punto il PCI non era pericoloso in quanto antinazionalista, ma poi ...

Internet per tutti è la grande rivoluzione strutturale, da vent'anni ad oggi, insieme alla globalizzazione (Cina e India che alzano la testa e partecipano alla divisione della torta), vedremo se e come l'impero USA se la caverà..




L′autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell′immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all′autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62⁄2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet: qualora il loro uso violasse diritti d′autore, lo si comunichi all′autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.

sabato 22 settembre 2012

L'articolo-intervista più interessante del 2012. Argomento: la demodoxalogia.

E' una sinossi di storia, economia, sociologia e psicologia delle masse.

http://www.stefanolorenzetto.it/pagine/interviste/Bergamo%20Francesco.pdf

Altre info qui:
http://www.bellunopress.it/2011/11/27/la-conferenza-demodoxalogia-ovvero-come-influenzare-lopinione-pubblica/

e qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Demodoxalogia



Lorenzetto chiede: E quali sarebbero i poteri forti?

Francesco Bergamo:
«Confindustria, Fiat,  Corriere della Sera (Bazoli)Mediobanca e una serie di famiglie che
posso elencarle in ordine alfabetico:

Agnelli,
Angelucci,
Benetton,
Berlusconi,
Caltagirone,
De Benedetti,
Del Vecchio,
DellaValle,
Doris,
Ferrero,
Ligresti,
Lucchini,
Merloni,
Monti-Riffeser, 
Pesenti,
Rotelli,
Toti (Claudio e Pierluigi) ,
Tronchetti Provera».
5 Lombardi - 4 Piemontesi - 3 Veneti - 2 Romani - 2 Marchigiani - 2 Siciliani - 1 Romagnolo

Sarò un po' autoreferenziale, in quanto, nel link sotto,  ho sviluppato leggermente il tema dell'intervista di Stefano Lorenzetto
http://metamorfosi2.blogspot.it/2013/02/demodoxologia-o-demodossologia.html

venerdì 18 settembre 2020

POLITICALLY CORRECT, OVVERO COME SI MANIPOLANO LE COSCIENZE



Studiando i miei genitori, ormai novantenni, ho notato che gli anziani man mano che perdono il BUON SENSO, vengono pervasi dal Senso Comune, dal pregiudizio (alimentato dai mezzi di comunicazione), che è il cancro inestirpabile di tutte le società.
Nel capitolo XXXII, dei Promessi sposi Manzoni scrive: “Il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”.
La paura è lo strumento massimo di MANIPOLAZIONE delle coscienze. Il politicamente corretto è l'innesco della paura di non conformità sociale.
Mentre nell'età preindustriale erano necessari secoli per creare un "senso comune" (pregiudizio), nell'epoca dell'Informazione sono sufficienti pochi passaggi mediatici, come insegna la demodoxalogia (*vedi link sotto).

La sociologa tedesca Elisabeth Noelle-Neumann affermava che se un cittadino ha un parere, ma tutti  gli altri sono di parere opposto al suo, costui entra nella spirale del silenzio. Per questo nella lotta al potere si è sempre tentato di intimidire e ammutolire i singoli, per omologare la massa. 


Quindi tutto parte dalla sudditanza psichica, come si innesca? Attraverso la DISSONANZA COGNITIVA, detta anche ROTTURA DELLA COERENZA INTERIORE.

Se tu cittadino isolato, pensi una determinata cosa, se la tua anima profonda è convinta di un determinato valore, ma il MAINSTREAM (Pensiero Dominante, creato da TV e Social, sotto la spinta politica, militare e finanziaria dello "Stato" o delle oligarchie) afferma principi diversi, ti vergogni di quello che pensi, ti senti escluso. 

Questi tuoi complessi di colpa ti portano ad INDEBOLIRE LA TUA COSCIENZA.
Il passo successivo è che sposterai i tuoi paletti, i tuoi valori.

Interessanti gli studi di psichiatri canadesi che intervistavano gli spettatori all'ingresso dei Cinema. Poi ne filmavano di nascosto il comportamento; quelli che si erano dichiarati più tolleranti, nel buio della sala, cercavano di stare lontani dagli spettatori in sedia a rotelle. Vuoi per un preteso senso di superiorità (ho già dato, mi sono uniformato al pensiero dominante), vuoi perché non avevano superato l'alienazione e per una volta, non visti dagli altri, erano sinceri: sono venuto per divertirmi non voglio pensare ad altro che allo spettacolo.

Spesso ci sono dei motivi assolutamente nobili dietro questa ACCELERAZIONE DEL PROGRESSO, come la chiamo io, ma delle volte si tratta di vere e proprie GUERRE PSICOLOGICHE tra nazioni e tra fazioni dentro la stessa nazione. Sun Zu diceva: “Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì sottomettere il nemico senza combattere.”
Una forma sottilissima ed efficacissima di sottomissione, che non ha bisogno di indottrinamento nelle scuole, nei templi o nelle carceri, ma è nell'aria che si respira. 

C'è chi diventa alienato e chi si rinchiude in una tribù con gente che la pensa come lui e che ha scelto di vivere in una riserva.
Quando una tribù diventa folla (oclocrazia)... o il Potere porta delle correzioni o avvengono le rivoluzioni.

Interessante analisi sul caso della modella di Gucci.


L′autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell′immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all′autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62⁄2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet: qualora il loro uso violasse diritti d′autore, lo si comunichi all′autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.

venerdì 15 febbraio 2013

Demodoxalogia (nata come demodossalogia)

Tutti gli spunti sono tratti dall'intervista di Stefano Lorenzetto a Francesco Bergamo.

La sociologa tedesca Elisabeth Noelle-Neumann affermava che se un cittadino ha un parere, ma tutti  gli altri sono di parere opposto al suo, costui entra nella spirale del silenzio. Per questo nella lotta al potere si è sempre tentato di intimidire e ammutolire i singoli per omologare la massa.
 

Il presidente americano Harry Truman sosteneva che il 95 per cento delle informazioni segrete appare su quotidiani e riviste (Oscar Wilde diceva quasi la stessa cosa: le spie non servono, il loro lavoro lo fanno i giornali)
Figuriamoci nell'era di Internet, quasi la totalità dei dati segreti e segretissimi possono essere scovati.
E si sa, chi ha più informazioni -specie se riservate- comanda, mentre chi non le possiede non vale nulla. 
Perché chi le possiede le usa per gestire il potere,  per fare affari e per far sì che la maggioranza del popolo elettore si conformi per imitazione. In pratica per "pecoronizzare" il popolo elettore e consumatore.

Sulla base di questi due assunti si può spiegare la Demodaxologia, ovvero attraverso quali meccanismi il popolo si forma le proprie opinioni e pertanto come avviene il condizionamento scientifico dell'opinione pubblica.

Malignamente si può azzardare che il "potere", mediante il reperimento quantitativo e qualitativo delle informazioni e la loro gestione, tende ad isolare ed intimidire il cittadino.
Si sa: le persone, prese singolarmente  s'intimidiscono facilmente, quindi gli individui vanno isolati, secondo il principio divide et impera.

In alcuni stati degli USA se vi beccano in 5 o 6 a confabulare arriva la polizia a chiedervi cosa stiate facendo.

Per chi gestisce il potere, il cittadino più malleabile è quello che torna a casa dopo il lavoro e si sorbisce la televisione con i suoi messaggi dominanti.



Il secondo assunto ci dice che le informazioni "critiche" vanno date col contagocce e che gli uomini di potere devono essere invisibili e muti. Soprattutto non devono farsi condizionare dai giornali.

Di chi detiene il potere vero, sicuramente, non si parlerà mai male, qualora il velo di omertà fosse squarciato, i significati sono due: o quell'uomo o lobby di potere non conta più nulla, oppure c'è una lotta interna alla lobby.

Nel secondo caso ci si accorge subito chi risulta vincente perché tutto viene rapidamente insabbiato dai grossi giornali e i fari dirottati su altre vicende.

Un caso esemplare di come i giornali possano blandire e condizionare perfino i capi partito è G. F., il quale,  invece di espletare il suo ruolo di leader e condizionare i giornali, si è messo a leggerli, quindi si è trasformato da capo a vittima della leadership altrui.  Pian, piano non ha più condiviso le sue stesse idee, si è intimidito ed è finito in bocca a chi voleva strumentalizzarlo.

Un leader, con le stimmate del capo, ad esempio D'Alema,  non legge le opinioni dei giornali, oppure se le legge, lo fa come chi legge un libro di barzellette. I giornali vanno letti solo per le NOTIZIE,  l'ANSA non basta, tante notizie vere e succose si possono trovare su tutti i giornali.

Il giornale, inteso come quotidiano cartaceo è ancora importante, Internet lo sarà ancora di più ma solo la sua parte strategica che è quella legata alla realtà quotidiana. I giornali online dovrebbero dare le notizie a pagamento. Le notizie per essere riprese da altre testate devono prevedere il pagamento della fonte. Solo così il giornalista potrà riscoprire l'essenza del suo lavoro e potrà salvarsi. Il giornalista più pagato sarà quello che scoverà più informazioni.
Oggi è pagato spesso per nascondere le informazioni scomode. E' il potere che vuole questo, perché? Ecco alcuni esempi storici di mancanza di riservatezza che si sono trasformati in danni inconsapevoli:

  •  Secondo i sociologi Elihu Katz e Paul Felix Lazarsfeld*, gli Alleati ,durante la seconda guerra mondiale, capivano se i  loro bombardamenti avevano colpito o no gli obiettivi dai necrologi e dalle notizie sui ritardi dei treni, pubblicati dai giornali tedeschi .
  •  Le Brigate rosse pianificarono il rapimento di Aldo Moro dopo aver letto sulla stampa che lo statista era solito andare a messa nella chiesa di Santa Chiara.
  •  Michail Gorbaciov, il teorizzatore della glasnost, la trasparenza nell’informazione, ha spiegato come  certe notizie sia meglio non darle. Aveva subito sulla sua pelle il risveglio troppo rapido del suo popolo.

Oggi, in Italia non esiste più UNA opinione pubblica, ma più opinioni pubbliche; es.: quella che si riconosce i Berlusconi, quella che si riconosce in Bersani, in Grillo e in Monti.

Una volta individuato il proprio target (l'opinione pubblica che s'intende colpire) si usano tre temi: primario, secondario e terziario.

Il primario è fatto di VALORI: pace, amore, sicurezza, lavoro.
Il secondario poggia sull’ATTUALITÀ: la difesa dell'industria nazionale, crisi economica ecc.
Il terziario è costituito dall’alternanza fra i primi due.
Ci si difende su tutta la linea e si attacca su un solo punto. L’opinione pubblica non è in grado di affrontare più di sei problemi contemporaneamente. Se sono di meno, meglio.


La differenza tra Opinione Pubblica e Folla  è che la folla è un insieme di persone radunate in un certo luogo da un sentimento momentaneo. Si esalta in base al raggio visivo e uditivo, fino a una regressione mentale in cui l'individuo crede di poter compiere qualsiasi atto e di avere l'impunità garantita, perde la capacità di raziocinio, procede solo per impulsi binari: bello-brutto, buono-cattivo, giusto-sbagliato. La folla viene strumentalizzata in breve tempo. 

L'opinione pubblica è più raziocinante perché è l'individuo nel momento della solitudine. 

La Demodaxologia non si disperde verso chi ha una certezza politica granitica, ma va a colpire gli indecisi.
Le Finestre di Overton agiscono in questo senso: attraverso i mass media rendono legale ciò che prima era inaccettabile e lo fanno nel giro di neanche un ventennio.
Questa tecnica porta vantaggi alle élite ma può disintegrare le comunità più retrograde mettendo i padri contro i figli. Cosa peraltro molto facile, visto che dalla Rivoluzione Industriale in poi il progresso tecnico ha accelerato di molto il ritmo del progresso sociale creando squilibri insanabili a breve, nevrotizzando (stress) o deprimendo gli individui.


Google in questo gioco può essere determinante in quanto ci sono algoritmi (programmi) che possono farci trovare alcuni argomenti a discapito di altri, quindi le fonti delle informazioni possono essere sponsorizzate in modo diverso, è del tutto evidente che se cerco proprio quell'argomento e quell'autore lo trovo. Ma questo non ha alcun valore per la Demodoxalogia  (che a questo punto è meglio chiamare, Doxalogia) in quanto, come detto, essa ha come bersaglio gli indecisi.

*Paul Felix Lazarsfeld realizzò una ricerca importantissima sulla disoccupazione in tempi di Depressione (sì, come negli anni '30,  anche oggi siamo in depressione): Die Arbeitslosen von Marienthal - I DISOCCUPATI DI MARIENTHAL- una lettura che ci aiuta a prevedere quello che succederà da ora ai prossimi 5 anni

Quando è stato scritto questo post, nel febbraio 2013, le pagine che trattavano questa materia erano poche decine ora 2015 sono già 1.500, ma sempre poche...,pochissime.

Tutti spunti tratti dall'intervista di Stefano Lorenzetto a Francesco Bergamo.
http://www.stefanolorenzetto.it/pagine/interviste/Bergamo%20Francesco.pdf

giovedì 21 novembre 2013

demodoxalogia - IAA

International Advertising Association (IAA). è una potentissima realtà che può condizionare i governi a instaurare, ad esempio, il WIFI libero.

Prima però bisogna sapere cos'è l'Ice Trust:
«È un club di New York formato da appena nove persone. Rappresentano le grandi ban­che d'affari. Si riuniscono il terzo mercoledì di ogni mese, in luoghi diversi, comunque sempre nel distretto finanziario di Manhat­tan. Secondo il ministero della Giustizia ame­ricano gestiscono il mercato mondiale dei derivati con "metodi non pubblici" in pratica Il mercato mondiale dei titoli spazzatu­ra. O meglio «Titoli che possono diventare spazzatura. I derivati ammontano a 300 trilioni di dol­lari. Un trilione equivale a 1.000 miliardi di dollari. Questi nove signori non sono dei Re Mida, bensì intermediari che gestiscono masse di denaro altrui applicando però con spietatezza regole loro. È la setta, neppure tanto segreta, che governa il mondo, anche se lascia il potere formale agli Obama/Trump alle Merkel, ai Cameron/May e ai Sarkozy/Macron di turno».

Ma quali sono gli scopi e le funzioni della pubblicità? Anima del commercio, certo, ma tra le sue priorità ha certamente quella di organizzare i consumi attraverso la creazione di stili di vita liberisti.
La funzione strategica è quella di esercitare il controllo, travestito da sostegno, nei confronti dei media di massa.
Mai scrivere o far vedere qualcosa che sia sgradito ai nostri inserzionisti.
Gli Editori e i Direttori dei media ben conoscono il valore di questa domanda e di solito rispondono che i Contenuti e la Pubblicità sono questioni separate, sapendo però che non è proprio così. Non è mai stato così e non sarà mai così.
Chi decide se, quando e quanto finanziare con la risorsa pubblicità un Medium di massa e quindi la Cultura di Massa? E quindi lo Stile di Vita di Massa?
La risposta, su scala globale, è stranamente semplice. Dal 1938 esiste una Associazione, con sede al numero 275 di Madison Avenue a New York; si chiama International Advertising Association. E’ il cartello (4000 società in 76 nazioni) all’interno del quale si rinvengono le sigle più prestigiose di Agenzie Globali di Pubblicità, Produttori Multinazionali di Merci, Media, Società di Ricerche e Elaborazione dati, quali (tra i molti): BBDO Worldwide, Dentsu, Dow Jones, Hakuhodo, JSC, Leo Burnett, McCann Worldgroup, Nielsen Business Media, Young&Rubicam, Procter&Gamble, Shell, Unilever , ecc... ovvero il Gotha, l’Olimpo dei Mercanti Globali che ispirano e sostengono la World Trade Organisation, la FAO e l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Senza il contributo della IAA, gruppi quali la News Corp. di Rupert Murdoch, la Hearst, Hachette e giù fino a casa nostra: Mediaset, la RAI, la RCS, il Gruppo Espresso-Repubblica e altri non avrebbero mai raggiunto il loro status attuale e i loro fatturati sarebbero stati molto, molto inferiori.
la IAA, negli ultimi 75 anni ha svolto nel Global Trading il ruolo di Intelligence e cinghia di trasmissione al servizio dei Mercanti planetari, finanziando quei media di massa altamente strategici affinché, nei diversi territori di loro interesse, la maggior parte degli lettori-spettatori-net users-elettori alimentassero una sola fede quasi sempre inespressa: Consumo ergo sum.
Tutto ciò, dal secondo dopoguerra alla recente crisi finanziaria, si è svolto con una certa discrezione ed è stato ammantato da studi, ricerche, analisi, in gran parte finanziate dalla IAA, nelle quali si dimostrava l’elevato carattere progressivo della loro azione, in quanto questa consentiva lo sviluppo dei mezzi di comunicazione e quindi favoriva il dibattito e la formazione delle coscienze nelle democrazie mature e immature. (E vai ! Altro che i Fondi Pubblici per la Cultura.)
Le centinaia di miliardi di € erogate all’industria della comunicazione (TV , Radio e Giornali) dalla IAA, in cambio di spazi pubblicitari, erano fornito soprattutto agli editori più disinvolti e alla loro “obbedienza”.
La grande informazione chiudeva un occhio, e anche tutti e due, in momenti in cui bisognava organizzare, oltre ai consumi, il consenso nazionale e internazionale su questioni molto importanti quali il Debito Pubblico, la Guerra, l’Ecologia, i Diritti degli Oppressi e così via, spesso sostituendo la Cronaca alla Storia e i Reality Shows alla Realtà.
Oggi però le cose sono cambiate. In peggio. Lo spiega da tempo a chiare lettere un signore che svolge spesso il ruolo di portavoce degli associati alla IAA. Il signore si chiama Martin Sorrell, è stato allevato nella Londra degli anni 80 nella bottega di Global Marketing dei fratelli Saatchi ed è attualmente il Chief Executive della WPP, un gruppo che fattura circa 70 miliardi di dollari l’anno, per il quale lavorano 110.000 persone in 106 nazioni: gente molto vispa che promuove i Global Advertisers presenti nella classifica ”Fortune 500” e nell’indice “Nasdaq 100”. Martin dunque è uno che sa. Conosce i leaders del mondo e i dati, anche quelli più riservati. E spiega nei convegni: “Le agenzie di pubblicità investono ogni anno, per conto dei propri clienti, circa un trilione di dollari 1000 miliardi). Lo fanno volentieri ... è il nostro mestiere.
Ma qualcosa negli ultimi anni è cambiato....dalle nostre ricerche geopolitiche, economiche e finanziarie -continua Sorrell- che ci costano 800 milioni di dollari all’anno e quindi sono molto credibili, risulta che: “il mondo ormai si divide in “consumatori cinici e consumatori ottimisti “. Che vuol dire questa definizione filosofico-antropologica?
Significa che esistono le Nazioni Sviluppate, quelle che genericamente si definiscono Western Countries, in questi territori nel corso degli ultimi decenni i consumatori hanno avuto più o meno accesso ad ogni forma di consumo e ne hanno goduto. Oggi però gli abitanti di queste nazioni manifestano perplessità nei confronti delle nuove offerte, si chiedono se inquinano o meno, se sono veramente utili o se ne possano fare a meno. Addirittura si permettono di mettere in discussione se sia veramente utile all’economia consumare così tanto visto che la massa di rifiuti, derivante dal consumo forsennato e superfluo, genera guai per la raccolta e il trattamento dei rifiuti stessi. Orbene questo atteggiamento, secondo Martin Sorrell e la IAA è inequivocabilmente “cinico”. Mr. Sorrell non accenna minimamente alla crisi. Per lui la soluzione ovviamente sarebbe quella di un immediato rilancio dei consumi. Se qualcuno non lo capisce tanto peggio per lui.
C’e’ da chiarire ulteriormente che, se per gli italiani e i greci, cinico è anche il saggio che vive in modo autosufficiente e autarchico, nei vocabolari inglesi “cinico” è definito invece come ringhioso, stizzoso e addirittura misantropo.
In ogni caso il chiarimento definitivo Sorrell lo fornisce “per contrasto” quando spiega che: “nel resto del mondo e in particolare nel BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), ma anche in Africa e Medio Oriente, i consumatori sono invece ottimisti”. Cioè non vedono l’ora di andare a comperare qualsiasi nuova merce venga loro proposta dalla pubblicita’ e anzi sono talmente entusiasti all’idea di circondarsi di beni e di godere di nuovi servizi che sono pronti ad indebitarsi più che possono.
The American middle class, concludes a new white paper from the ad industry’s top trade journal, has essentially become irrelevant.
La Middle Class americana ( e anche quella europea) è diventata irrilevante .
Detto così il verdetto può anche far sorridere, può sembrare un’analisi un po’ banale, ingenua. Persino ovvia. In quei Paesi non hanno avuto che autoritarismo, lacrime, sudore e sangue e ora spendono qualsiasi cifra in gadgets e comfort, anche se superfluo.
Dietro questa sentenza però si celano alcuni effetti che rischiano di diventare tragicamente irreversibili per l’Occidente. Se, come dice Sorrell, quei 1000 miliardi di dollari che venivano divisi nel recente passato: 60% a favore degli Western Countries e 40% nel resto del mondo. Già da un paio d’anni vengono divisi in modo contrario, in Occidente sono venuti a mancare, circa 200–300 miliardi di dollari di sostegno ai media. Cioè una quantità di denaro tale da far sparire in un sol colpo 10 tv network come Mediaset o 50 grandi quotidiani come il Corriere della Sera e comunque tale da cancellare 5-6 milioni di stipendi di addetti all’industria dei media in Occidente.
E' così? Sorrell conferma sornione e commenta con un sorriso da Gioconda: “io sarei molto preoccupato se fossi un azionista di un “local medium”. Intende con tale definizione un giornale o una rete tv che agisce su un solo territorio e si esprime in una sola lingua.
E tutto questo perchè? Perchè il centro studi della IAA ha scoperto che Noi siamo consumatori cinici .
Questo è il piatto forte del banchetto funebre, ma oltre a queste affermazioni Sorrell di solito precisa inoltre, quasi scusandosi, che c’erano altre ragioni, anche queste sostenute da ricerche, che suonano come campane a morto nella Storia di tv e giornali occidentali.
Nel mondo, ricorda ancora Sorrell, ci sono 1,5 miliardi di tv set (televisori da salotto), 1,2 miliardi di PC screen (schermi di computers) e – udite, udite! - 4 miliardi di schermi di telefoni cellulari. Ora, considerando che ai clienti inserzionisti non interessa un fico secco di come il proprio messaggio pubblicitario raggiunga il consumatore potenziale, è ovvio che la maggior concentrazione di sforzi promozionali, nei prossimi anni, la IAA la dedicherà alla comunicazione realizzata attraverso i telefoni cellulari. Tanto più che – sempre secondo le ricerche della IAA – il parco di cellulari è già maggioritario nei paesi del BRIC ed è lì e in Africa e Medio Oriente che se ne venderanno sempre di più, perché agli abitanti di quelle nazioni, molti dei quali non hanno neanche fatto la loro prima telefonata e non hanno mai visto la tv, i telefoni cellulari verranno regalati in misura pari a centinaia di milioni.
Lo scenario appare apocalittico e le considerazioni da fare sarebbero veramente tante. La prima è che nessuno e’ piu’ cinico della IAA. Su un'altra però bisogna meditare a lungo: avere abusato a tal punto della cosiddetta risorsa pubblicità, il cavallo di Troia dal quale è fuoriuscito gran parte del peggio contemporaneo, equivale oggi a dover fare i conti con un pesante ricatto che sta avendo ricadute su molti segmenti strategici delle nostre “democrazie”. A meno che non si ridiventi tutti ottimisti. Potrebbe essere la soluzione.
Concludiamo con qualche nota “di colore”.
1) Qualche giorno fa Martin Sorrell è stato vittima della propria visione iperliberista del mondo e, a causa di complicate alchimie, grazie alle quali aveva legato i propri compensi alle sorti della sua Company, si è visto ridurre il salario: da 33 milioni di sterline e 19 milioni all'anno. Un bel tonfo ! Chissà come l'ha presa sua moglie . E' il caso di menzionarla, perchè la Signora Sorrell è Cristiana Falcone, una delle donne italiane più potenti del mondo in quanto ricopre il ruolo di Direttore del World Economic Forum.
2) La delocalizzazione degli investimenti pubblicitari sta spostando anche l'asse del Potere all'interno dell'International Advertising Association. Dal 1 gennaio 2013 il nuovo Chairman e Presidente Mondiale è diventato Mr. Faris Abouhamad, cittadino degli Emirati Arabi Uniti, un uomo che si è “fatto le ossa” - guarda caso- in medio Oriente e Africa ed è proprietario di una grande Agenzia di Pubblicità di Dubai.
Interessanti gli intrecci tra Sorrel, Marco Benatti e le loro donne italiane (Benatti è stato sposato con Marina Salamon, ex di Benetton).

Molti spunti dal blog di Glauco Benigni. Molto istruttivo, da Dagospia

http://glaucobenigni.blogspot.com/2012/08/media-un-trilione-di-dollari-di.html

da PRIMA COMUNICAZIONE

http://www.primaonline.it/2011/10/06/96561/non-mi-fa-paura-piu-nulla-intervista-a-marco-benatti-amministratore-delegato-di-fullsix-prima-n-417-maggio-2011/?fbclid=IwAR0aHHitc4hEHthMw5WV4jy6VheZB7fXGjMoAX5lceHetbCW7YJUZPzLYO0

e dalla Stampa

https://www.lastampa.it/2010/12/13/blogs/finestra-sull-america/una-setta-di-banchieri-decide-le-sorti-del-mondo-lhFEhts9gWGdeycsYIxJCJ/pagina.html


Attenzione all'ultima dritta di Sorrel 17 settembre 2015 sul Wall Street Journal:
Rentrak è il futuro perché “L’attuale sistema di misurazione dell’advertising sui media ha bisogno di un aggiornamento, soprattutto visto il progressivo dirottamento degli investimenti pubblicitari verso le piattaforme digitali”. Così Martin Sorrel, ad di WPP

http://www.primaonline.it/2015/09/21/214039/misurare-ladvertising-sul-web-i-sistemi-sono-inadeguati-martin-sorrel-ad-di-wpp-dichiara-ce-bisogno-di-un-aggiornamento/?utm_content=buffer33bdf&utm_medium=social&utm_source=linkedin.com&utm_campaign=buffer&fbclid=IwAR3-_NpFMQ6IrtEBApJE4_rcT4PLHVFngqxFxNTplVPtsNo-ZS4Gnd1Js6k


Di Glauco Benigni (articolo/profezia del 2012)

Quasi un trilione di dollari (mille miliardi, metà del PIL italiano) di pubblicità cambiano rotta. Ieri il 60% andava ai Paesi sviluppati e il 40% alle Nazioni in via di sviluppo.  Oggi si inverte il trend. 200-300 miliardi in meno fanno sparire in un colpo 10 network tv come Mediaset o 50 Corsera. Scompaiono anche 5-6 milioni di stipendi per gli addetti alla Comunicazione


"C'è la crisi della pubblicità!! C'è la crisi della pubblicità!!"
Questa sintesi semplificata di un fenomeno molto complesso si è ormai ridotta a lamentoso mantra da diversi anni e risuona tra azionisti, manager, giornalisti e impiegati di ogni società in cui si trae profitto dalla comunicazione ... fino a comparire minacciosa negli Ordini del giorno dei Consigli di amministrazione e dei Comitati di Redazione. 
Nel frattempo gloriose testate giornalistiche vengono svendute, tv e radio broadcasters tagliano drasticamente i costi di produzione ... e si attende. 
Cosa si attende?
Il miracolo? 
Certo no! 
Gli ultimi lampi delle economie, nelle democrazie occidentali, hanno lasciato il posto ai devastanti tornado della finanza globale e al bizzarro altalenare degli spread. 
Il segno "più" negli annual report è un ricordo di altre stagioni e, oltre ai media, anche altri comparti industriali tremano. Licenziano e tremano. Prepensionano baldanzosamente, esodano, tremano... e in ogni caso studiano strategie per ottimizzare gli investimenti pubblicitarii che ritengono indispensabili a mantenere e difendere le proprie quote di mercato. 
CHI E' LA IAA

Ma quali sono gli scopi e le funzioni della pubblicità? La vecchia Signora, "anima del commercio", tra le sue priorità ha certamente quella di organizzare i consumi attraverso la creazione di stili di vita che siano ossequiosi e favorevoli al modello di sviluppo liberista sancito a Bretton Woods e rielaborato negli ultimi G 20. 
Tra le sue funzioni inoltre, quella principale è esercitare il controllo, travestito da sostegno, nei confronti dei media di massa. "Perché scrivere o far vedere qualcosa che sia sgradito ai nostri inserzionisti ?". Gli Editori e i Direttori ben conoscono il valore di questa domanda e di solito rispondono che i Contenuti e la Pubblicità sono questioni separate, sapendo però che non è proprio così. Bene: chi decide se, quando e quanto finanziare con la risorsa pubblicità un Medium di massa e quindi la Cultura di Massa? La risposta, su scala globale, è stranamente semplice. 
Dal 1938 esiste una Associazione, con sede al numero 275 di Madison Avenue a New York; si chiama International Advertising Association. E' un cartello (4000 società in 76 nazioni) all'interno del quale si rinvengono le sigle più prestigiose di Agenzie Globali di Pubblicità, Produttori Multinazionali di Merci, Media, Società di Ricerche e Elaborazione dati, quali (tra i molti): Bbdo Worldwide, Dentsu, Dow Jones, Hakuhodo, Jsc, Leo Burnett, McCann Worldgroup, Nielsen Business Media, Young&Rubicam, Procter&Gamble, Shell, Unilever , etc... Ovvero il Gotha, l'Olimpo dei Mercanti Globali che ispirano e sostengono la World Trade Organisation. 
Senza di loro, senza il loro contributo, gruppi quali la News Corp. di Rupert Murdoch, la Hearst, Hachette e giù per i rami fino a casa nostra: Mediaset, la Rai, la Rcs, il Gruppo Espresso-Repubblica e altri non avrebbero mai raggiunto il loro status attuale e i loro fatturati sarebbero stati molto, molto inferiori. 
Ufficialmente, come si legge nel sito della Iaa, l'associazione difende la libertà di commercio contro ogni restrizione, usa la propria rete globale per trasferire conoscenze su questioni industriali, fornisce e sviluppa "education" e talenti d'affari. 
In altre parole la IAA, negli ultimi 80 anni ha svolto nel Global Trading il ruolo di Intelligence e cinghia di trasmissione al servizio dei Mercanti planetari, finanziando quei media di massa altamente strategici affinché, nei diversi territori di loro interesse, la maggior parte degli lettori-spettatori-elettori alimentassero una sola fede quasi sempre inespressa: Consumo ergo sum. 
FINTO MECENATISMO, FINTA FILANTROPIA
Tutto ciò, dal secondo dopoguerra alla recente crisi finanziaria, si è svolto con una certa discrezione ed è stato ammantato da studi, ricerche, analisi, in gran parte finanziate dalla Iaa, nelle quali si dimostrava l'elevato carattere progressivo della loro azione, in quanto questa consentiva lo sviluppo dei mezzi di comunicazione e quindi favoriva il dibattito e la formazione delle coscienze nelle democrazie mature e immature. In realtà il denaro erogato all'industria della comunicazione dalla Iaa, in cambio di spazi pubblicitari, era fornito soprattutto ai Re Media più disinvolti, i quali chiudevano un occhio e anche tutti e due in momenti in cui bisognava organizzare, oltre ai consumi, il consenso nazionale e internazionale su questioni molto importanti quali la Pace, l'Ecologia, i Diritti degli Oppressi e così via, spesso sostituendo la Cronaca alla Storia e i Reality Shows alla Realtà

MARTIN SORRELL
Oggi però le cose sono cambiate. In peggio. Ce lo ha spiegato a chiare lettere un signore che svolge il ruolo di portavoce degli associati alla Iaa. Il signore si chiama Martin Sorrell, è stato allevato nella Londra degli anni 80 nella bottega di Global Marketing dei fratelli Saatchi ed è attualmente il Chief Executive della Wpp, un gruppo che fattura circa 70 miliardi di dollari l'anno, per il quale lavorano 110.000 persone in 106 nazioni: gente molto vispa che promuove i Global Advertisers presenti nella classifica "Fortune 500" e nell'indice "Nasdaq 100".
Martin dunque è uno che sa. Conosce i leader del mondo e i dati, anche quelli più riservati. "Le agenzie di pubblicità investono ogni anno, per conto dei propri clienti, circa MILLE BilionI di dollari -spiegava qualche tempo fa in un affollato convegno al Mip di Cannes- e lo fanno volentieri ... è il nostro mestiere. 
Ma qualcosa negli ultimi anni è cambiato ..." Nella platea gremita da un migliaio di proprietari di network tv, managers e editori di quotidiani e periodici, padroni di motori di ricerca e siti web, calava il silenzio. Mr. Sorrell stava per rilasciare una relevant news. "Dalle nostre ricerche - continuava Sorrell- che ci costano 800 milioni di dollari all'anno e quindi sono molto credibili, risulta infatti che il mondo non è più lo stesso... 


CINICI E OTTIMISTI
Faceva un lungo preambolo, spiegava i motivi per cui si era giunti a tale conclusione, forniva giustificazioni geopolitiche, economiche e finanziarie e infine, implacabile, rilasciava una definizione filosofico-antropologica : "il mondo ormai si divide in "consumatori cinici e consumatori ottimisti ". Qualcuno se lo aspettava, qualcuno lo sapeva, altri si sono guardati perplessi. Che vuol dire? Ed è arrivata la spiegazione. Esistono le Nazioni Sviluppate, quelle che genericamente si definiscono Western Countries, in questi territori nel corso degli ultimi decenni i consumatori hanno avuto più o meno accesso ad ogni forma di consumo e ne hanno goduto. Oggi però gli abitanti di queste nazioni (Italia compresa) manifestano perplessità nei confronti delle nuove offerte, si chiedono se inquinano o meno, se sono veramente utili o se ne possano fare a meno. Addirittura si permettono di mettere in discussione se sia veramente utile all'economia consumare così tanto visto che la massa di rifiuti, derivante dal consumo forsennato e superfluo, genera guai per la raccolta e il trattamento dei rifiuti stessi. Orbene questo atteggiamento, secondo Martin Sorrell e la IAA è inequivocabilmente "cinico". Mr. Sorrell non accennava minimamente alla crisi. Per lui la soluzione ovviamente sarebbe quella di un rilancio dei consumi. Se qualcuno non lo capisce tanto peggio per lui. C'è da chiarire ulteriormente che, se per gli italiani e i greci, "cinico" è anche il saggio che vive in modo autosufficiente e autarchico, nei vocabolari inglesi "cinico" è definito invece come "ringhioso, stizzoso" e addirittura "misantropo"



CON CHI L'ITALIA DOVRA', D'ORA IN POI, DIVIDERSI LA TORTA (LA FETTINA SARA' SOTILISSIMA)

In ogni caso il chiarimento definitivo Sorrell lo ha fornito "per contrasto" quando ha spiegato che "nel resto del mondo e in particolare nel Bric (Brasile, Russia, India e Cina) i consumatori sono invece ottimisti", cioè non vedono l'ora di andare a comperare qualsiasi nuova merce venga loro proposta dalla pubblicità e anzi sono talmente entusiasti all'idea di circondarsi di beni e di godere di nuovi servizi che sono pronti ad indebitarsi più che possono. Detto così il verdetto può anche far sorridere, può sembrare un'analisi un po' banale, ingenua e anche ovvia: in quei mondi non hanno avuto che autoritarismo, lacrime, sudore e sangue e ora spendono qualsiasi cifra in gadget e comfort, anche se superfluo. 

Dietro questa sentenza però si celano alcuni effetti che rischiano di diventare tragici per l'Occidente. Se, come dice Sorrell , queI MILLE MILIARDI di dollari che veniva spartito 60% a favore degli Western Countries e 40% nel resto del mondo, viene già da un paio d'anni diviso in modo contrario, in Occidente vengono a mancare, circa 200-300 miliardi di dollari di sostegno ai media, cioè una quantità di denaro tale da far sparire in un sol colpo 10 tv network come Mediaset o 50 grandi quotidiani come il Corriere della Sera e comunque tale da cancellare 5-6 milioni di stipendi di addetti all'industria dei media in Occidente.

 Tant'è che Martin Sorrell si è congedato dicendo con un sorriso da Gioconda: "io sarei molto preoccupato se fossi un azionista di un "local medium", intendendo per tale un giornale o una rete tv che agisce su un solo territorio in una sola lingua. 
E tutto questo perché? Perché il centro studi della Iaa ha scoperto che Noi siamo consumatori cinici. Questo è stato il piatto forte del banchetto, ma oltre a queste affermazioni Sorrell ha voluto anche precisare, quasi scusandosi, che c'erano altre ragioni, anche queste sostenute da ricerche, che suonano come campane a morto nella Storia di tv e giornali. 
Nel mondo, diceva ancora Sorrell, ci sono 1,5 miliardi di tv set (televisori da salotto), 1,2 miliardi di PC screen (schermi di computers) e -udite, udite!- 4 miliardi di schermi di telefoni cellulari. 
Ora, considerando che ai clienti inserzionisti non interessa un fico secco di come il proprio messaggio pubblicitario raggiunga il consumatore potenziale, è ovvio che la maggior concentrazione di sforzi promozionali, nei prossimi anni, la Iaa la dedicherà alla comunicazione realizzata attraverso i telefoni cellulari (OGGI SMARTPHONE). Tanto più che -sempre secondo le ricerche della Iaa- il parco di cellulari è già maggioritario nei paesi del Bric ed è lì e in Africa che se ne venderanno sempre di più perché agli abitanti di quelle nazioni, molti dei quali non hanno neanche fatto la loro prima telefonata e non hanno mai visto la tv, i telefoni cellulari verranno regalati in misura pari a centinaia di milioni. Lo scenario appare apocalittico e le considerazioni da fare sarebbero veramente tante. La prima è che nessuno è più cinico della Iaa; l'altra però è che avere abusato a tal punto della cosiddetta risorsa pubblicità, il cavallo di Troia dal quale è fuoriuscito gran parte del peggio contemporaneo, equivale oggi a dover fare i conti con un pesante ricatto che avrà ricadute su molti segmenti strategici delle nostre "democrazie". A meno che non si ridiventi tutti ottimisti.

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/non-cadere-rete-esce-primo-volumi-web-nostrum-glauco-97337.htm

martedì 17 giugno 2014

Candizionamenti indotti: Nuovo studio dimostra che...Offerta Speciale...

Politici, Multinazionali, Fondi d'Investimento, attraverso la TV e Internet possono farci credere quello che vogliono, basta propagandare un  "NUOVO STUDIO" che favorisca i loro interessi. 

Gli Stati Uniti sono il paese degli ultimissimi ritrovati, delle nuove teorie, dei risultati rivoluzionari. Nel dopoguerra  i servizi di intelligence rimasero impressionati da una scienza nata in Italia, la demodoxalogia. Da allora hanno imparato ad utilizzarla a loro vantaggio.

Si propaganda uno studio e, quando si raggiunge lo scopo, se ne commissiona un altro di segno opposto.

Gli esempi sono innumerevoli:

  • Un nuovo studio dimostra come il burro non  faccia male. Mentre per  anni è stato demonizzato a vantaggio della margarina. Poi di nuovo il burro diventato dannoso e la margarina non così malvagia.
  • Il Rosso Antico è cancerogeno. E così un drink che stava surclassando tutti gli altri venne distrutto. Poi si venne a sapere che il colorante E123 non è probabilmente così pericoloso.
  • Anche ingigantire i rischi dell'influenza aviaria può avere dei risvolti politici ed economici.
  • La falsa notizia che il viagra aumenti le misure del pene ne ha favorito la vendita presso  giovanissimi sempre insicuri. Poi si dice che in realtà giova solo a chi ha problemi cardiocircolatori. Poi di nuovo fa male meglio usare altre molecole ecc. ecc.
In pratica si gioca sul principio dell'OFFERTA SPECIALE .

Raramente ci si chiede quanto quel prodotto costi di solito né se è veramente un'offerta, questo perché il nostro cervello automaticamente pensa che sia vantaggioso. 
La stessa cosa vale per l'ultima ricerca del prestigioso studio della famosa Università, la prendiamo per buona a prescindere, senza pensare se le università siano infarcite o meno di "spie" le quale contrariamente a quello che si crede non sono solo intente a ricercare informazioni, ma soprattutto a fare disinformazione.