domenica 11 febbraio 2024

La Matematica come base del sapere nasce con Platone. Da 2500 anni è un concetto che guida tutte le società evolute, ma oggi l'urgenza è la Tecnica e il primo a teorizzarlo è stato Heidegger..

Platone afferma che bisogna adattarsi alla Matematica se si vuole affrontare il pensiero filosofico. 

In seguito, con Heidegger, si fa un salto, nasce un'altra urgenza: la Tecnica. 

La Tecnica strappa l'uomo dalla terra, dalla sua natura primigenia. La Tecnica esige un'evoluzione sempre più perfetta. 

Il perfezionismo psicosociale è totalmente deleterio perché non si possono trasporre a livello umano i principi della tecnica, i tempi sono totalmente diversi. 

I danni si vedono, non solo a livello ecologico: inquinamento, deforestazione, invasione delle pastiche ecc.  ma anche nelle psicopatologie moderne: ansia, nevrosi e opportunismo calcolatore. 

L'opportunismo ha reso l'uomo calcolatore, tutto ciò comporta che le persone non perseguono più il benessere ma la convenienza.

La tecnologia forse riuscirà ad autoripararsi: ripristinare i danni ecologici e psicosociali, chissà.


Ma torniamo a quello che ormai è assodato da più di due millenni.

Per Platone, la matematica era un elemento fondamentale dell'educazione e della conoscenza. Egli credeva che la matematica fosse un linguaggio universale che poteva essere utilizzato per comprendere la realtà e che fosse essenziale per sviluppare il pensiero razionale.

Nel suo dialogo "La Repubblica", Platone descrive un sistema educativo ideale in cui gli studenti avrebbero dovuto studiare matematica per sette anni prima di poter accedere agli studi di filosofia. Egli sosteneva che la matematica poteva aiutare le persone a sviluppare la capacità di ragionare astrattamente e di pensare in modo critico.

Platone credeva anche che la matematica fosse una chiave per comprendere il mondo delle idee. Le idee, secondo Platone, sono le forme perfette e immutabili di cui le cose del mondo sensibile sono solo copie imperfette. La matematica, con la sua precisione e universalità, poteva aiutare le persone a cogliere l'essenza delle idee e a distaccarsi dal mondo delle apparenze.

Ecco alcuni dei motivi per cui Platone considerava la matematica importante per l'intelligenza:

  • Sviluppa il pensiero razionale: la matematica richiede di ragionare in modo logico e sequenziale, di risolvere problemi e di analizzare le informazioni.
  • Promuove il pensiero astratto: la matematica si occupa di concetti astratti come numeri, forme e relazioni, che non sono direttamente percepibili dai sensi.
  • Affina le capacità cognitive: la matematica aiuta a sviluppare la memoria, la concentrazione, la capacità di risolvere problemi e la flessibilità mentale.
  • Fornisce una base per la filosofia: la filosofia si basa su concetti logici e argomentazioni razionali, che sono radicati nella matematica.

In sintesi, Platone considerava la matematica come una disciplina fondamentale per lo sviluppo dell'intelligenza perché aiuta a coltivare il pensiero razionale, astratto e critico. La matematica, per Platone, era una chiave per comprendere la realtà e per raggiungere la conoscenza del mondo delle idee.


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