Sarà sciocco, ma a me piace.
Pare che questo pane fosse già nella tradizione fiorentina nel medioevo. Tanto che Dante scrisse: «Tu proverai sì come sa di sale* lo pane altrui, e come è duro calle (cammino) lo scendere e 'l salir per l'altrui scale».
* sa di sale anche nel senso "letterale" del termine.
Certo l'interpretazione letterale non rende merito al Genio di Dante (unico vero GENIO letteriario insieme a Shakespeare) e alle sue allegorie.
Dante non era un ingrato anzi, riconosceva la grande generosità romagnola di Guido Novello da Polenta e quella veronese di Cangrande I della Scala.
Ma l'esilio è l'esilio e fare il postulante non piace a nessuno.
Pertanto l'ospitalità dei nobili anfitrioni e mecenati era per il Poeta doppiamente salata:
1°) Perché di fatto lo era nel sapore.
2°) Perché metaforicamente ricevere l'elemosina camuffata da compenso per la propria Arte è salato, è amaro, è umiliante.
L′autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell′immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all′autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62⁄2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet: qualora il loro uso violasse diritti d′autore, lo si comunichi all′autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
Ma visto che siamo sul prosaico, sul prosaico restiamo: Dante ci ricordanda che fuori da Firenze, salavano abbastanza (in Toscana "abbastanza" significa MOLTISSIMO) il pane.
Dante non era un ingrato anzi, riconosceva la grande generosità romagnola di Guido Novello da Polenta e quella veronese di Cangrande I della Scala.
Ma l'esilio è l'esilio e fare il postulante non piace a nessuno.
Pertanto l'ospitalità dei nobili anfitrioni e mecenati era per il Poeta doppiamente salata:
1°) Perché di fatto lo era nel sapore.
2°) Perché metaforicamente ricevere l'elemosina camuffata da compenso per la propria Arte è salato, è amaro, è umiliante.
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