Il compito della scuola.

La scuola ha la missione di insegnare un metodo e di creare personalità armoniose, cioè equilibrate nei vari rami del sapere.
Compito dell'insegnante mediamente bravo è quello di instillare il seme della curiosità nei confronti della materia che insegna.
Se il terreno è fertile nasceranno delle passioni, male che vada anche gli studenti più indolenti avranno imparato a cavarsela.
Il continuo mutamento della società impone forte spirito di adattamento.
La realtà è troppo variegata e caotica per ingessare il sapere dei giovani in ambiti troppo specialistici.

In tutti i campi della vita la cultura è fondamentale, quella più profonda s'insinua nelle menti curiose, perché come diceva Federico Zeri: "Ognuno vede quello che sa". 
Esempi terra-terra: 
Se non hai studiato, quando vedi un bagolaro, dici di aver visto un "albero". 
Se non hai studiato e vedi una gardenia, dici di aver visto un "fiore".
Se non hai studiato e vedi un bengalese, dici di aver visto un "marocchino".

Esempio più evoluto:
Se non hai studiato il cubismo, fai come Totò che sputa nell'occhio dell'estimatore di Picasso.

Dopo l'antitesi tra DETERMINISMO e LIBERO ARBITRIO, che ha tenuto impegnati i filosofi per molti decenni, è arrivato un compromesso: il CAOS DETERMINISTICO.
Visto che è impossibile conoscere tutte le relazioni causa effetto, almeno impariamo i principi che guidano queste relazioni, con METODO e BUON SENSO.