Contro l'alienazione, diamo retta alle donne, smettiamo di essere ripetitivi.

Il peccato più grosso che un uomo possa commettere è annoiare una donna.  Gli uomini da poco, sono ripetitivi, ripetono sempre le stesse cose, perché si autocelebrano.  La solita barzelletta, la solita conquista, la solita avventura, il solito viaggio. Oppure parlano di lavoro.

Molto meglio allora il silenzio. Rimanere in silenzio per un uomo, che è un animale sociale, è molto più faticoso del parlare. Il silenzio lo costringe a pensare. Il cosiddetto ozio creativo non può prescindere dal silenzio.

Ma dove sta la creatività?
Sta nel fatto dell'aver espresso un desiderio e avere la speranza che il desiderio si avveri .

 Il segreto affinché si avveri è l'attesa serena, in pratica è come aver interrato un seme, ma attenzione: ce ne dobbiamo dimenticare di averlo seminato, per mesi e anche anni.
Solo così, con l'oblio, se il seme non germoglierà, non cadremo nella depressione dalla quale volevamo sfuggire.

Se siamo fortunati e le condizioni saranno favorevoli, potremo curare la nuova piantina e raccogliere i frutti.

Il deisderio, d'innamorarsi, di avere nuovi amici, di essere felici,  sono tutti semi che abbiamo messo a dimora e che coltiviamo con l'attesa.

La iper-specializzazione nel lavoro, la ripetitività, l'essere abitudinari, porta alla depressione e forse all'Azheimer. Un uomo deve saper fare tutto. Gli artisti sanno fare tante cose. Noi per fare della nostra vita un'opera d'arte dobbiamo essere aperti ad ogni esperienza e nei confronti di tutte le persone.