Il Ruolo della Politica secondo la Mia Visione
Sono convinto che la politica non crei ricchezza. La ricchezza vera nasce dall'innovazione, dalla ricerca, dalla competenza, dal talento e dalla creatività. Sono questi i veri motori del progresso economico, non le decisioni politiche in sé.
Tuttavia, credo fermamente che la politica abbia un ruolo fondamentale come facilitatore. Non deve creare ricchezza direttamente, ma deve creare le condizioni perché chi ha talento e idee possa esprimersi al meglio.
Come Vedo il Ruolo Positivo della Politica
La politica dovrebbe concentrarsi su quattro pilastri essenziali:
Investire nell'istruzione - Perché senza conoscenza non c'è innovazione. Un sistema educativo di qualità accessibile a tutti è la base di tutto.
Sostenere la ricerca - Soprattutto quella di base, che spesso non ha ritorni immediati ma è fondamentale per il futuro. Gran parte delle scoperte che hanno cambiato il mondo sono nate in laboratori universitari.
Creare infrastrutture - Dalle reti di comunicazione ai trasporti, dalle reti energetiche a internet. Sono gli strumenti che permettono al talento di esprimersi e connettersi.
Garantire regole chiare e stabili - Un sistema giuridico efficiente, la tutela della proprietà intellettuale, mercati trasparenti. Ma qui sta il punto cruciale.
La Mia Visione sulle Regole
Attenzione. Le regole debbono semplificare, non complicare. La complessità è burocrazia, indispensabile per le clientele e la corruzzione. In breve per consentire al politico di mantenere il potere. Fornendo posti di lavoro FISSO ai clan familiari estesi ed alle organizzazioni politiche che oggi spesso sono comitati d'affari.
Le regole giuste sono come le regole del traffico: poche, chiare, che permettono a tutti di muoversi meglio e più sicuri.
Il vero problema nasce quando la politica confonde "regolamentare" con "burocratizzare". Quando per aprire un'attività servono decine di permessi, quando un ricercatore deve perdere settimane in pratiche amministrative, quando un'innovazione si arena negli uffici, allora la politica sta fallendo il suo compito.
La burocrazia eccessiva è sabbia negli ingranaggi: rallenta tutto, scoraggia chi vuole innovare, favorisce chi ha più risorse per navigare il sistema a scapito di chi ha solo buone idee.
Alle nazioni nemiche o concorrenti, basta infiltrare propri agenti nelle burocrazie (politica e magistratura) e lasciarli infettare il sistema, con calma.
La Sfida Vera
Credo che la vera sfida politica sia il coraggio di semplificare. È molto più facile aggiungere regole che toglierle, ma il vero talento politico sta nel saper dire "questa norma serve davvero?" e avere il coraggio di eliminare quelle inutili.
I paesi più dinamici sono quelli dove è facile fare impresa, brevettare, assumere talenti. Non sono paesi senza regole, ma paesi con regole intelligenti.
In sintesi, vedo la politica non come il motore dello sviluppo, ma come il meccanico che deve mantenere il motore in perfette condizioni: poche regole essenziali, tanta semplificazione, e la saggezza di non intralciare chi davvero crea valore.
Il PIL dipende da una semplice formula. PIL = Energia X Efficienza.
Come visto l'efficienza può essere Indirizzata dalla politica, ma...
🎯 Chi decide davvero dove va l’energia?
Tutti parlano di efficienza energetica, di transizione verde, di idrogeno, di rinnovabili. Ma in Occidente, l'energia non segue il bisogno. Segue il capitale.
🔋 Non è l'ingegnere che decide dove far crescere una tecnologia.
💼 È l’investitore che decide dove allocare i flussi.
Finché esisteranno colossi come:
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BlackRock (10.000 miliardi di asset),
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Vanguard (9.000 miliardi),
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State Street (4.000 miliardi),
l'allocazione dell’energia non sarà mai neutra: sarà sempre una scelta strategica dettata da interessi finanziari, con priorità che raramente coincidono con quelle sociali o ambientali.
Questi tre, spesso con partecipazioni incrociate, sono i veri "Ministeri invisibili dell’Energia" globale.
“Finché l’energia seguirà il capitale e non il bene comune, la transizione ecologica resterà una transizione... finanziaria.”
💡 Serve più coscienza critica e meno storytelling green.
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