Somministrazione.
La vitamina D3 e K2 sono liposolubili e si accumulano entrambi nel grasso corporeo, quindi è meglio assumerle con un pasto contenente grassi per massimizzare l'assorbimento. Possono essere prese insieme.
Il magnesio, essendo idrosolubile, può essere assunto in un momento diverso della giornata. Anzi, è consigliabile farlo per evitare potenziali interferenze nell'assorbimento.
Un possibile schema potrebbe essere:
- D3 e K2 insieme durante un pasto principale contenente grassi (colazione o pranzo)
- Magnesio lontano dai pasti, preferibilmente la sera (il magnesio ha anche proprietà rilassanti)
La frequenza di assunzione di D3 e K2 dipende da diversi fattori e pertanto solo un medico esperto può deciderla, comunque l'assunzione settimanale ha delle basi scientifiche interessanti. Ecco perché:
Per la Vitamina D3:
- Ha un'emivita di circa 2-3 settimane nel sangue
- Viene immagazzinata nel tessuto adiposo, che funge da riserva
- Esistono protocolli clinici che prevedono dosaggi settimanali invece che giornalieri
- L'assunzione settimanale può migliorare l'aderenza alla terapia (il paziendte è più costante)
Per la Vitamina K2,nella forma MK-7 (menachinone-7):
- Ha un'emivita più breve della D3, rimane nel sangue: circa 72-96 ore (3-4 giorni)
- Tuttavia, anche lei viene immagazzinata nel corpo
- Spesso viene somministrata insieme alla D3 per praticità e sinergia
NOTE IMPORTANTI:
- La vitamina K2 una volta immagazzinata nei tessuti adiposi, può rimanere disponibile per periodi più lunghi
- Il corpo può riciclare parte della vitamina K attraverso il ciclo dell'acido menadione
- L'accumulo nei tessuti fornisce una sorta di "riserva tampone". Tuttavia, la quantità effettivamente immagazzinata e la sua biodisponibilità dai tessuti adiposi possono variare significativamente tra individui.
il Magnesio aiuta a prevenire la calcificazione dei tessuti molli, ma attraverso meccanismi diversi dalla K2:
Il magnesio:
- Compete con il calcio per l'assorbimento in vari tessuti
- Regola i canali del calcio nelle cellule
- Mantiene il calcio disciolto nel sangue, prevenendo la formazione di cristalli
- È un cofattore per gli enzimi che regolano il metabolismo del calcio
La K2 invece:
- Attiva specificamente la proteina Matrix Gla (MGP) che è un potente inibitore della calcificazione
- Attiva l'osteocalcina che aiuta a dirigere il calcio nelle ossa
- "Guida" il calcio verso le ossa e lo allontana dai tessuti molli
Quindi mentre il magnesio agisce più come un regolatore generale del calcio, la K2 ha un ruolo più specifico e diretto nel prevenire la calcificazione. Lavorano in modo complementare: il magnesio previene la calcificazione attraverso effetti biochimici generali, mentre la K2 attraverso l'attivazione di proteine specifiche.
Ricapitolando, la vitamina K2 ha effettivamente un ruolo importante nel metabolismo del calcio, ma la sua azione è più complessa di un semplice "ripulire le arterie". Per questo i protocolli medici, che poi diventano obbligatori in ambito del Servizio Sanitario Nazionale, non l'hanno ancora adottata come raccomandadibile. Ecco cosa sappiamo dalla ricerca scientifica:
- La vitamina K2 aiuta a dirigere il calcio verso le ossa anziché i tessuti molli come le arterie, attraverso l'attivazione di proteine specifiche (come la Matrix Gla Protein)
- Funziona in sinergia con la vitamina D3, che aumenta l'assorbimento del calcio. Senza K2 sufficiente, questo calcio potrebbe depositarsi nei tessuti sbagliati
- L'abbinamento D3+K2 è supportato da diversi studi, ma non è ancora parte delle linee guida standard per vari motivi:
- La ricerca è relativamente recente
- Servono più studi clinici su larga scala
- C'è minor familiarità tra i medici rispetto alla sola D3
- Le linee guida tendono ad aggiornarsi lentamente
L'integrazione combinata D3+K2 sta guadagnando più attenzione, ma è importante:
- Consultare sempre il proprio medico prima di iniziare integrazioni
- Non interrompere terapie prescritte
- Ricordare che la prevenzione cardiovascolare richiede un approccio completo (dieta, esercizio, controllo dei fattori di rischio)
- Per chi assume anticoagulanti come il warfarin, la K2 può interferire con la terapia
- Nei bambini, il dosaggio deve essere molto attentamente controllato poiché il loro sistema di coagulazione è ancora in sviluppo
- In caso di problemi renali, l'alterato metabolismo minerale richiede particolare attenzione con qualsiasi supplementazione
C'è anche un altro aspetto importante: molte persone pensano che "naturale" significhi "sicuro", ma anche le vitamine liposolubili come D e K possono accumularsi nell'organismo e potenzialmente causare problemi se assunte in dosi eccessive.
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