D'altra parte Google è il massimo per un manager del suo calibro, poi diciamolo aveva capito che dalle parti di De Benedetti non c'era una vera intenzione di combattere, i giornali servono al gruppo CIR per fare e condizionare la politica, per difendersi e, a volte, anche per "coprire le vergogne".
Se fosse stato per Vacarono, il cartaceo già sarebbe stato ridimensionato a favore di seri investimenti sul WEB.
Credo di fare una sintesi corretta del suo pensiero in questi sette punti:
- Economia Digitale incide per un 25% sulla crescita del PIL e non c'entra nulla con l'alta tecnologia. E' solo una componente "turbo" orizzontale e trasversale per agricoltura, industria e servizi.
- Internet è l'unica vera opportunità per la crescita italiana; basti pensare che in Gran Bretagna l'8% dell'intera economia è attivata dal "turbo" digitale, contro un misero 1,5% in Italia. Gli inglesi hanno una situazione demografica simile all'Italia, ma un'industria manufatturiera decisamente inferiore. Il loro vantaggio è culturale, non hanno sindacati ideologici, né intellettuali ancora fermi alle ideologie. la loro è una filosofia pragmatica.
- Il Governo ha una timidissima strategia per il digitale, molto più efficace il progetto Google per il made in Italy.
- Il ritardo ventennale dell'Italia si può riassorbire, perché non sono necessarie economie di scala nel settore digitale, in altre parole: non è necessario essere una grande azienda. Certo non potremo resuscitare l'Olivetti né creare grosse realtà nel settore hardware.
- Gli italiani producono cose ideali per il mercato digitale, che si possono capitalizzare esportando in un mercato con milioni di consumatori in tutto il mondo.
- i Consumatori italiani sono più avanti rispetto ai produttori italiani: cercano su internet e vanno in negozio a provare il prodotto e poi tornano a casa a comprare. (Io ad esempio vado da Mediaword-Trony-Euronics, vedo chiedo al personale e poi compro a metà prezzo sul WEB). Gli italiani sono i più grossi utenti di device mobili.
- Come detto il made in Italy è un brand desiderabile, un "heritage" poco copiabile, ma solo il 20% delle aziende italiane ha un sito Internet, definito da Vaccarono: Certificato di Esistenza in Vita Digitale , contro il 45% della Spagna e l'80-90% del nord Europa, che ha pochissimi atout da proporre rispetto all'Italia.
http://www.tgcom24.mediaset.it/2014/video/fabio-vaccarono_2023025.shtml
https://www.youtube.com/watch?v=zTT4LCdYnIo
https://www.youtube.com/watch?v=J1DD_JE4e14
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