sabato 19 ottobre 2013

Le politiche Keynesiane in italia sono pericolosissime.

In Italia, chi svolge un lavoro creato tanto per redistribuire la ricchezza del paese, sicuramente attraverserà le seguenti fasi:
  • Entusiasmo per il miracoloso nuovo lavoro.
  • Noia mortale perché i capi, messi a lavorare per raccomandazione, non avranno né la cultura, né la fantasia di dare un senso alla presenza dei nuovi dipendenti e li metteranno ad evadere gli arretrati.
  • Appena prenderanno coscienza dell'inutilità del loro lavoro, avranno un brevissimo brivido, dovuto al senso di colpa nel vedere che il loro ufficio crea difficoltà ai cittadini più deboli*.
  • Poi, gli uomini, proveranno un'improvvisa ed insopprimibile voglia di rosa, nel senso della Gazzetta dello Sport.
  • Nell'ultima fase inizia tormentato dialogo interiore: non faccio un piffero, ma mi pagano poco...Come posso arrotondare? I più solerti iniziano il secondo lavoro, oppure si dedicano alle loro passioni, i più disonesti usano il loro "ingegno" per rubare alla collettività o al singolo. Sono 5000 i dipendenti pubblici scoperti, ma sappiamo tutti che sono solo la punta dell'iceberg.
http://www.corriere.it/economia/13_dicembre_01/denunciati-5-mila-dipendenti-pubblici-ecco-chi-sono-nuovi-falsi-poveri-04a008b6-5a58-11e3-97bf-d821047c7ece.shtml
 
*Il vecchino, lo straniero in regola, l'operaio che ha preso mezza giornata non retribuita. Tutti questi poveretti sono in genere le vittime designate dalla burocrazia. Sono loro che dovranno fare la trafila e passare nell'inutile ufficio, spesso per ricevere una timbrata superflua o essere rispediti in un altro inutile ufficio.

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