L'ipocrita (dal greco ypokrites) è l'attore, colui che finge, colui che recita una parte.
Uno studio americano ripreso su M&C da uno studioso francese Laurent Bègue, ha messo in risalto il fatto che tutti siamo, in grandissima maggioranza, ipocriti.
Nel senso che per adattarci ad una società complessa "recitiamo" il ruolo politicamente corretto in quel momento.
Un articolo pregno di contenuti come pochi: si va dal razzismo alla generosità, dalla fede all'intolleranza, dall'amore alla giustizia.
Dallo studio risulta che potendo scegliere -e soprattutto, sapendo di non essere visti- nessuno vuol mettersi seduto vicino a chi è in una carrozzina al cinema. In un secondo studio sui credenti, si è dimostrato che anche le persone di "fede" preferiscono non avere a che fare con le persone di colore.
Quando invece le cose sono alla luce del sole, si esagera al contrario, si è più tolleranti con le persone di colore che con i bianchi, proprio per non apparire razzisti. Senza rendersi conto che anche quella è una forma di razzismo: visto che sei nero e quindi con una bassa intelligenza, non ci arrivi a capire come ci si comporta correttamente, cercherò di non riprenderti. Pare che in realtà, non è colpa nostra ma della nostra natura. Anche i neri non tollerano, nelle loro società, i bambini che nascono albini. Tutto ciò per motivi ancestrali che rimandano alle ultime scoperte sui neuroni specchio.
Altra forma di ipocrisia riguarda le donazioni, se sappiamo che le nostre saranno rese pubbliche esse saranno, mediamente, sette volte più consistenti. Le videocamere e le televisioni fanno miracoli.
Quando si è osservati si è anche "giustizieri" (intransigenti) nel senso che si interviene per far rispettare le regole, chi è più coerente con la propria intransigenza è chi le regole le rispetta sempre, anche se non osservati si interviene. Le persone con una grande reputazione come "i notabili di paese" i grandi giornalisti, i politici, gli sportivi, sono di manica larga e lasciano più facilmente che gli altri si comportino in modo scorretto.
Pertanto quando non discende dall'Amore, la tolleranza in alcuni casi è vigliaccheria e in altri menefreghismo.
Solo assumendo il POTERE le persone cessavano di essere vigliacche e menefreghiste, ma continuavano ad essere tolleranti con se stesse (perché ci si ama) e più intransigenti e rancorose con chi sbaglia.
La lezione che se ne trae è che quando non riusciamo ad amare le persone cerchiamo almeno di essere GIUSTI con chi sbaglia, né tolleranti né intolleranti, ma GIUSTI.
Altro risultato molto corposo e paradossale rilevato da Laurent Bègue è che chi ritiene di apparire "VIRTUOSO" pensa di "aver già dato" ed è 5 volte meno generoso degli altri. Non solo
Chi acquista biologico, equo e solidale, chi fa donazioni alle associazioni ONLUS alla fine, proprio perché pensa di essere migliore degli altri, si comporta in maniera più disonesta degli altri.
La conclusione è che dal punto di vista sociale quello che gli altri guardano in noi è l'aspetto MORALE:
ONESTA'
AFFIDABILITA'
SOCIEVOLEZZA
LEALTA'
SENSO DI RESPONSABILITA'
Essere sportivi, intelligenti, abili factotum, viene molto dopo.
Per questo, per non essere esclusi dal gruppo si è ipocriti, per evitare conseguenze fisiche e mentali.
E' vero che viviamo in mondo ipocrite, purtroppo nessuno ci insegna ad essere noi stessi. I nostri genitori non vogliono che noi siamo veramente noi stessi, ma dobbiamo essere come vogliono loro e ci trasmettono tutte le loro insicurezze e loro paure. Noi siamo il frutto di questo. Penso che sia questa la sofferenza dell'umanità. Il fatto è che il nostro cuore non corrisponde alle nostre azioni, siamo incoerenti o attori e questo ci fa sentire a disagio con noi stessi. E' un lungo cammino che dobbiamo affrontare da soli, ma insieme agli altri che ti aiutano e individuano subito le nostre incoerenze, perché sono anche le loro. E' un cammino di sofferenza e di speranza che vale la pena di essere fatto, se vogliamo scoprire chi siamo veramente e cosa vogliamo. Quando troveremo il coraggio di vivere tutto alla luce del sole, forse ci saremo riusciti.
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