lunedì 22 ottobre 2012

Senza regole di convivenza civile non si cresce.

Se non si sono ricevute regole ferree da piccoli, si rimane degli "Infanti incapaci di arrangiarsi", per dirla con Massimo Cacciari.

Il fatto è che non si è neanche creativi, perché non si può infrangere ciò che non si conosce.
Chi è stato educato ad allenare la volontà e a rispettare il volere degli educatori quando il ciclo educativo è finalmente terminato,  può permettersi il lusso di sbagliare CONSAPEVOLMENTE, quindi in modo creativo. Perché ogni scelta è la manifestazione della propria creatività.

Crescere in famiglie senza punti di rifermento, spesso, non sempre per fortuna, può portare su due strade:

  • O si perde una vita a costruire "le regole" che, se si fossero apprese da piccoli, non sarebbero costate nessuna fatica.
  • Oppure sballotati tra droga e piccoli reati.

Conosco decine di ragazzi cresciuti in famiglie disagiate che hanno sofferto le pene dell'inferno per ricrearsi paradigmi comportamentali e diventare dei poveri conformisti. Ma li capisco e li apprezzo molto. Sempre meglio di chi ha scelto la strada più semplice del reato, specie in una società che non mozza piedi e mani, ma che perdona tutto, spesso per vigliaccheria e indifferenza, non per reale spirito umanitario.

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