lunedì 27 agosto 2012

Il Gerundio comunica contemporaneità, ma anche dubbio e ambiguità.

Buttiamola sull'ingegneria linguistica ;-)
nel testo  "A Quest'Ora"  di Franco Simone (1979) è interessante l'uso del gerundio, o meglio, della perifrasi progressiva.
E' un modo per evidenziare l'ambiguità di certi sentimenti che si rincorrono, si contorcono e spesso si confondono: l'amore, la passione e, soprattutto, la nostalgia.

Contro la voglia intensa di magia e passione, le donne hanno un contrappeso che è il desiderio di stabilità-sicurezza. E' questo che le rende incompresibili a molti uomini.

Basta andare su Youtube e sentirela canzone.

3 commenti:

  1. Amando, poetando, cantando, citando, esaminando, filosofeggiando, criticando...
    Per fortuna che siamo diverse noi donne da voi uomini, altrimenti il mondo sarebbe una noia mortale: tutto prevedibile sarebbe solo un commercio di carni ed ossa senza neanche una briciola di mistero e sentimento! 
    Per fortuna che ci sono le donne che pensano alla stabilità sentimentale in una famiglia, alla procreazione, alla nutrizione ed all'educazione della prole, altrimenti l'umanità sarebbe estinta seguendo il puro istinto maschile dedito alla caccia in ogni senso, per appagamento di soli istinti animali.

    Migliori di tutti, sono quelle donne sensuali ed intelligenti che hanno acquisito la determinazione, il senso pratico e la tenacia lavorativa maschile, e quegli uomini ribelli e virili che hanno imparato a far tesoro della sensibilità, della fantasia  e dell'intuito femminile. 
    Siamo comunque tutti vittime di quel mistero chiamato "AMORE" che ci esalta a "Dei" se corrisposto e vissuto completamente, e invece ci emargina e ci logora cuore ed anima se platonico e a senso unico. 
    È imprevedibile la durata di ogni amore, vero e passionale, o fuoco fatuo, o platonico, e il numero degli amori in una vita di un singolo individuo: catalogare il comportamento in due fronti di guerra separati di donne contro uomini è assurdo, perché tutti siamo unici esseri viventi originali, con caratteri ed esperienze diverse.

    "A QUEST'ORA" di Franco Simone è un esempio lampante di grande sensibilità emotiva e poetica dell'autore, in cui viene descritta la sensazione che prova una persona, ad essere vittima di un abbandono involuto. Pur ricordando, amando e soffrendo per chi lo ha lasciato, spera ancora nella solitudine che non sia un addio definitivo. Spera, infatti, che la persona amata provi le stesse sensazioni ricordando sentimento e passione vissuti insieme, se pur ora, nella voluta lontananza.
    La dolce musica e la voce vibrante di Franco Simone, sono la cornice perfetta a questa melanconia d'amore e passione, che ci coglie sempre impreparati agli eventi sentimentali della vita, sia uomini che donne.

    Nella versione spagnola, "ESTA NOCHE" è esaltata ancora di più la bellezza di questa canzone (nel film "La discoteca del amor" 1980 - Argentina).
    https://www.facebook.com/video/video.php?v=1858211181054

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  2. A QUEST'ORA (di Franco Simone)
    45 giri 1979 - 33 giri "Franco Simone" 
    http://www.youtube.com/watch?v=2V32GswjRPE 

    Anche al cinema non ci so stare, 
    questo film è una noia mortale, 
    il pensiero ritorna da solo a parlarmi di te. 
    Mi era tutto sembrato normale, 
    qualche giorno per dimenticare, 
    mi corteggia la mente stasera la voglia di te. 
    Mi ripeto che non è normale, 
    non è giusto che debba far male, 
    un pensiero d'amore che amore non era già più. 
    Era facile dire: "è finita", 
    come vuoi, io ti rendo la vita, 
    ma stasera mi piace pensare che soffri anche tu. 

    A quest'ora mi starai cercando, 
    a quest'ora ti starai chiedendo, 
    che cos'altro è se non amore, 
    che può far male. 
    A quest'ora già starai correndo, 
    ti conosco e so che stai temendo, 
    che sia tardi per ricominciare, 
    so che stai male. 

    E sul collo risento il respiro, 
    il profumo che dopo l'amore 
    mi avvolgeva ed il letto sembrava un campo di grano. 
    Sui tuoi fianchi tracciavo il confine, 
    l'orizzonte per vivere bene, 
    ti prendevo con gli occhi, col corpo, con l'anima mia. 

    A quest'ora anch'io ti sto cercando, 
    a quest'ora anch'io mi sto chiedendo, 
    che cos'altro è se non amore, 
    se può far male. 
    A quest'ora anch'io sto già correndo, 
    a quest'ora anch'io sto già temendo, 
    che sia tardi per ricominciare, 
    sai che sto male 
    ... non è tardi per ricominciare, 
    sai che sto male, 
    ...sai che sto male.

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  3. Sì Simona, hai colto quello che intendevo dire. Dietro l'apparente semplicità di un testo c'è la sofferenza intensa di un animo delicatissimo che si esprime anche con l'uso sapiente o istintivo della parola.

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