Con lo sdoganamento delle personalità infantili e dei loro tic, sono diventati di gran moda i negozietti "Tutto a 1€". La plastica è stata rivalutata così come Bombolo, Lino Banfi e Gloria Guida.
L'importante è sapere cosa si fa.
La Pop Art è proprio questo: recuperare il gusto per l'esagerato e per il magico, tipico dei bambini e degli adulti infantili.
Anna Dello Russo riassume tutto questo: "Io adoro lo straordinario. Adoro il kitch, l'eccesso. Amo la diversità dei linguaggi. L'eterogeneità delle forme. Non esiste un alto e un basso. Un bello e un brutto. Tutto può convivere. Deve convivere. Gli opposti. Io amo il cattivo gusto. Amo gli opposti e il loro convivere in armonia. Ma se c'è una cosa che detesto: il conformismo triste e mediocre del blu delle giacche dei politici italiani."
ALESSANDRO MENDINI: «Molto seriamente. Il kitsch ha delle regole precise: rimpicciolimento della figura, traslazione della funzione, stridore dei colori. È quello che io applico a molti miei progetti, seguendo, ovviamente, uno stile poi originale.
Ma io sono convinto che il kitsch inteso come categoria sia utile. È rilassante, ci aiuta a stare meglio: pensiamo solo alle canzonette leggere, ai libri e ai film scemotti. E poi vuoi mettere l' eleganza di un quadro finto alla parete? Perché mettere un quadro autentico in casa è una cosa che non si può vedere, siamo seri!». una creazione di Mendini è la Poltrona di Proust «È una falsa poltrona del Settecento decorata con un falso quadro di Signac. Due falsi che, insieme, fanno un pezzo originale. È il mio metodo, in breve».
http://design.repubblica.it/2008/09/10/i-mobili-di-arbore/#1
http://www.dagospia.com/rubrica-31/arte/kitsch-bussa-mia-porta-dago-expertise-cattivo-gusto-114234.htm
Wikipedia:
Il termine camp si riferisce all'uso deliberato, consapevole e sofisticato del kitsch nell'arte, nell'abbigliamento, negli atteggiamenti. Il fenomeno è portato all'attenzione accademica, oltre che durante la rivalutazione delle culture popolari avvenuta negli anni sessanta, negli anni ottanta, periodo dell'ampia diffusione del concetto di postmoderno applicato all'arte e alla cultura.
Da leggere un libro che sarebbe poi diventato un testo chiave, di Gillo Dorfles: Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto (1968)
Dopo Trash e Camp i adotto il termine francese Ringard, che è il cattivo gusto senza appello, in quanto addirittura démodé.
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