Una definizione della stupidità arriva dallo storico ed economista Carlo
Maria Cipolla. Cipolla si divertì ad "approfondire" il tema della stupidità umana formulando la famosa teoria della stupidità, enunciata nel suo arguto libello intitolato
The Basic Laws of Human Stupidity stampato per la prima volta fuori commercio nel 1976, poi pubblicato in italiano nel 1988 come
Allegro ma non troppo (Il Mulino, 1988):
una persona stupida è quella che causa un danno a un'altra persona o a
un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé, o
addirittura subendo una perdita.
Corollario di Gianfranco Livraghi alla Prima Legge di Cipolla
In
ognuno di noi c’è un fattore di stupidità, che è sempre più grande di quanto
supponiamo. Nell'Italia centrale si dice che il quarto d'ora del coglione prende a tutti.
Ma volendo essere più completi le leggi della stupidità sono 5:
- Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione. Tutti tranne Barnum che diceva di lavorare per il 93% della popolazione, quella che lui riteneva stupida perché andava a vedere i suoi spettacoli.
- La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa. Qui ci sarebbe molto da dire, ma entra in ballo la statistica e l'argomento si fa scivolosissimo e Cipolla è troppo furbo. Ognuno ha i propri pregiudizi e le proprie esperienze. Chissà: Troppi tatuaggi? Troppi piercing? Troppe sigarette? Troppe barzellette? Troppo interesse per le celebrità? Troppo alcol o altri stupefacenti? Potrebbero essere indizzi e... tre indizzi fanno una prova.
- Una persona è stupida se causa un danno a un'altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.
- Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore*.
- La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
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Come si vede dalla terza legge, Cipolla individua due fattori da considerare per indagare il comportamento umano:
- X = Vantaggi che l'individuo procura a sé stesso, Danni nel caso di valori negativi dei vantaggi.
- Y = Vantaggi che l'individuo procura agli altri, Danni o nel caso di valori negativi dei vantaggi.
Creando un grafico col primo fattore sull'asse delle ascisse e il secondo sull'asse delle ordinate si ottengono quindi quattro gruppi di persone:
* Attenzione: anche se sei responsabile di quello che dici, lo sciocco ti ritiene responsabile di quello che capisce lui, quindi meglio evitare ogni discussione con questa gente.
Ma...qui Cipolla, oltre ad enunciare, si sarebbe dovuto sforzare a dare risposte convincenti; ad esempio: se, ahimè, entro in un ufficio, costretto da qualche autorità, e mi si parano dinanzi solo funzionari stupidi, come ne esco?
Lo sciocco, sapendo che non hai via d'uscita, perché non puoi scegliere un altro ufficio, ti dice che ha ragione lui perché fa quel lavoro da 35 anni, ha fatto sempre così (tipica espressione dell'idiota), senza spiegare perché devi eseguire quella procedura (sicuramente non te lo spiega perché non lo sa e non gli interessa) .
È forse per questo che una persona normodotata quando entra in un qualsiasi ufficio sente un forte senso di disagio... Poi quando trovi uno "normale" e ti senti pervadere da una gioia infinita.
ANCORA SULLA STUPIDITA' suggerite da Odifreddi.
- « Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Della prima non sono sicuro.» (Albert Einstein)
- Il termine ricorre anche nell'Antico Testamento: nel libro dell'Ecclesiaste è scritto "Il numero degli stolti è infinito" (Ecclesiaste 1, 15).
- «Non attribuire mai alla malafede quel che si può ragionevolmente spiegare con la stupidità» (Robert J. Hanlon)
- Cosa è la Leadership? La leadership è la soluzione naturale per rimuovere gli incompetenti dal processo produttivo. (Principio di Dilbert elaborato da Scott Adams)
- Le professioni sono fatte per attrarre le persone meno portate.
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