Elogio della Leggerezza

Elogio della Leggerezza.
La felicità esiste davvero ed è uguale per tutti, ma la ricerca della propria strada non è uguale per tutti.

E' una strada impegnativa, faticosa per questo molti coach sembrano farlocchi e superficiali, devono vendere una cosa che implica un percorso lungo, in salita e irto d'ostacoli spacciandolo per una passeggiata in discesa.

Per non cadere in depressione bisogna cominciare a cercare e individuare la propria strada che non è uguale a quella degli altri, in ogni caso si deve avere la certezza che la propria strada per la felicità esiste.

L'autoironia è il primo sintomo di leggerezza, che in realtà è saggezza.
La leggerezza, come la intendeva Borges, ci aiuta a non avere paura della vita.
La paura rende meno liberi, creativi ed intelligenti.
Quindi parte tutto dalla leggerezza, ma bisogna assaporarla, viverla.
La superficialità è altra cosa, chi la confonde con la leggerezza è una persona arida e pesante.

L'amore ci raccoglie dove la conoscenza ci lascia, diceva San Tommaso d'Aquino, quindi la speranza c'è sempre. L'emisfero destro interviene quando il sinistro ci lascia.
La tua intelligenza non avrà mai pienezza senza il cuore, l'intelligenza da sola non trova mai pace, anzi fa crescere le paure.

Attenzione quando finalmente uno trova la propria strada pensa di averla trovata per tutti e quindi pensa di condividerla, anzi perfino di imporla a tutti. Non è vero! La strada cambia da persona a persona. Quindi ognuno trova la propria meta per strade diverse. Il vero maestro aiuta il discepolo a trovare la propria strada non a seguire lui. Poi succedere che alcune persone abbiano lo stesso percorso, molto bello ma raro.