martedì 13 novembre 2012

Acribìa

Dove c'è acribìa c'è un acribioso. O no?

ACRIBIOSO non esiste sul vocabolario, ma c'è da giurare che grazie a Giuliano Ferrara* -grande utilizzatore di neologismi e resuscitatore di parole desuete- sarà presto di gran moda.

Bisogna però spiegare cosa significhi per me quest'aggettivo; semplicemente: meticololoso, scrupoloso, preciso.
Ma scommetto che finirà per significare PIGNOLO, PEDANTE. Visto che c'è già chi scrive meticolosa acribia...

* Sul Foglio del 10/03/2004 si legge:
Perché dedicare tanta acribiosa attenzione (e tanto spazio e tanto tempo) alla confutazione di così irrilevanti futilità e all'affermazione di tanto fragili verità?

Anche Francesco Rosi in un'intervista di Antonio Gnoli su Repubblica  del 12/11/2012 l'utilizza in modo calzantissimo: "...C’è Luchino, intendo Visconti, con la sua acribia estetica."
 
Dal greco ἀκρίβεια precisione, Pronuncia "piana", acribìa.

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