1. Aiutare
gli altri. Perfino se non riceveremo gratitudine! Dimostriamo di essere
sicuri di noi stessi (anche se nessuno lo è) e soprattutto costruiamo un team
in cui le competenze sono condivise.
Questo per quanto concerne il sapere. Ma gli altri vanno aiutati, SEMPRE, anche nelle cose più banali.
Il risultato
è che non si perde tempo a spiegare sempre le stesse cose, si crea complicità e
al momento giusto quelli che abbiamo addestrato potranno aiutarci. Soprattutto
potremo confrontarci alla pari e ottenere le giuste INFORMAZIONI, in un mondo
in cui se ne producono troppe e scremare quelle importanti è fondamentale.
2. Cerchiamo
di fare le cose al meglio. Puntare sulla QUALITA' in tutto ciò che
facciamo. Puntiamo sul miglioramento continuo, cresciamo, arricchiamoci e
rimaniamo giovani.
3. Adattarsi
alle nuove tecnologie e ai nuovi mercati. Anzi esercitarsi a fare i
profeti, alla fine ci si azzecca con buona approssimazione. Appoggiamoci sempre
all'amico ultratecnologico che acquista sempre l'ultimo modello. Ci farà da
cavia perché lui sarà contento di spiegarci tutte le novità e noi quando i
tempi saranno maturi acquisteremo quel prodotto con CONSAPEVOLEZZA ed a un
prezzo ribassato del 70%.
4. Mantenere
gli impegni. Facciamo in modo che alle nostre parole seguano i fatti,
sempre. Dobbiamo essere affidabili e, se c’è un problema, facciamolo subito
presente e concordiamo con gli altri un modo alternativo di procedere.
5. Collaborare
con i colleghi. Non limitiamoci ai nostri compiti, ma quando possiamo
essere utili diamoci da fare supportando il nostro team o l’azienda facendo
anche quello che non ci compete per ruolo. Essere proattivi – che è diverso
dall’essere invadenti - premia sempre.
6. Approccio
"consulenziale" con tutti: diventiamo punti di riferimento per i
nostri clienti, colleghi e capi. Dare informazioni per poterne ricevere. Non
aspettiamo che sia il capo a dirci cosa fare.
7. SVILUPPARE
LE RELAZIONI. Se ci invitano a convegni, congressi, simposi...ANDIAMOCI,
non facciamo gli orsi. Persone interessanti s'incontrano sempre. Cerchiamo di
essere umili con chiunque. Magari ironici, ma garbati.
· LE BUONE MANIERE NON COSTANO NULLA E RENDONO TANTISSIMO.
· IL SORRISO NON COSTA NULLA E ARRICCHISCE CHI LO RICEVE.
Questi due
semplici enunciati devono diventare dogmi della nostra vita.
8. LA
NEGATIVITA' UCCIDE LA CREATIVITA'. Anche quando le cose vanno di merda, mai
far vedere ai nostri collaboratori e famigliari che siamo sull'orlo del
precipizio. Anche se perderemo la sfida dobbiamo prendere la sconfitta come
elemento di esperienza.
9. NO AL
SOLIPSISMO: "io, io l'asino mio" ricordiamoci che da soli non si
va da nessuna parte, gli altri ci aiutano a vincere le sfide. Importantissimo
è sfuggire gli sciocchi. Attenzione anche noi possiamo essere sciocchi in
molti nostri atteggiamenti. Spesso gli sciocchi occupano posizioni di rilievo,
specie in Italia dove non esiste la meritocrazia, quindi non facciamoci
condizionare dalla loro posizione, anche se è il nostro diretto superiore
evitiamolo, quando è possibile. Mentre le persone intelligenti saranno dei
portafortuna da tenere sempre vicini, vicini.
10. Dimostrare
apprezzamento e gratitudine. Riconoscere il contributo positivo degli
altri o festeggiare i risultati raggiunti ci farà sentire vicini agli altri e
aiuterà a rimanere uniti. Fuori dal nostro team, a livello tattico
(estemporaneamente) accarezziamo pure la vanagloria dell'interlocutore.
Conclusioni
Ora è del
tutto evidente che queste sono belle parole, al limite delle
"banalità", come dice la mia collega "tester". Ma allora
perché elencarle?
Perché qui
scatta lo step successivo. La messa in opera, la pratica.
Il Formatore
è come un professore che ci dà delle nozioni.
Certo il formatore lo stiamo a
sentire, mentre il prof. ci annoiava perché sui banchi di scuola non eravamo
motivati, eravamo costretti, mancava la libertà.
Nel caso del
corso di formazione invece abbiamo pagato, quindi PRETENDIAMO di sentire cose utili,
esperienze vissute davvero.
E' a questo
punto che entra in scena il Coach, e non può che essere una creatura
partorita da una mente pragmatica, empirica, induttiva. Tipicamente
angloamericana.
- Il coach deve mettere alla prova la nostra coerenza e costringerci a mettere in pratica quello che noi sappiamo essere il nostro "bene".
- Le cose giuste vanno fatte subito e ripetutamente, senza pensarci. E' il nemico della nostra pigrizia intellettuale e fisica.
- E' il compagno "culo di pietra" che fa i compiti con noi, è il professore che i nostri genitori pagano per darci ripetizioni.
- Per dirla con Goethe, il coach è colui che ci tratta per quello che dovremo e potremo diventare. Non per quello che siamo.
P.S. : una delle persone che mi ha detto che questo decalogo è banale, da anni non aiuta nessuno "per principio", è sempre scostante perché ha paura che gli altri ne approfittino. Questa persona da anni manda in giro il proprio curriculum nella speranza di essere presa in considerazione. Ma le voci corrono e nessuno si vuol prendere in azienda un "menagramo"; il belllo è che su FB ha un sacco di amici, e sembra una creatura addirittura brillante. Invece deve solo ringraziare di avere già un'occupazione.
Quest'esempio dimostra tante cose:
- Ognuno di noi ha un'altissima considerazione di se stesso e l'adulatore di professione sa sfruttare al meglio questa debolezza.
- C'è sempre bisogno di qualcuno che ci guardi da fuori e che ci dica come possiamo apparire agli altri.
- Nulla è banale, anzi un comportamento può risultare difficile visto che non siamo in grado di metterlo in pratica.
- E' per questo motivo che esistono i coach ed i counselor.
Nessun commento:
Posta un commento
L′autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell′immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all′autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62-2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet: qualora il loro uso violasse diritti d′autore, lo si comunichi all′autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.