martedì 24 gennaio 2012

Prossemica e Cinesica

La PROSSEMICA è la disciplina che studia lo spazio e le distanze all'interno di una comunicazione sia verbale che non verbale. Quest'ultima è stata ribattezzata CINESICA.
(Sull'importanza della cinesica vedi http://metamorfosi2.blogspot.com/2011/12/comuicazione-non-verbale-albert.html ).
La distanza tra le persone è correlata con la distanza fisica, LA PROSSEMICA definisce e misura quattro "zone" interpersonali:
  • La distanza intima (0-45cm).
  • La distanza personale (45-120 cm) per l'interazione tra amici.
  • La distanza sociale (1,2-3,5 m) per la comunicazione tra conoscenti o il rapporto insegnante-allievo.
  • La distanza pubblica (oltre i 3,5 metri) per le pubbliche relazioni.
Nel libro "La dimensione nascosta", il creatore della Prossemica, antropologo Edward T. Hall osservò che la distanza alla quale ci si sente a proprio agio con le altre persone vicine dipende dalla propria cultura: i sauditi, i norvegesi, gli italiani e i giapponesi  hanno infatti diverse concezioni di vicinanza.
Gli arabi preferiscono stare molto vicini tra loro, quasi gomito a gomito, gli europei e gli asiatici si tengono invece fuori dal raggio di azione del braccio. In alcune regioni meridionali dell’India, dove la distanza che gli appartenenti alle diverse caste devono mantenere fra di loro è rigidamente stabilita, quando gli individui della casta più bassa (paria) incontrano i bramini, la casta più elevata, debbono tenersi a una distanza di 39 metri.
Altra differenza è quella tra i sessi, i maschi si trovano più a loro agio a lato di una persona, invece le femmine di fronte.
Gli ansiosi hanno bisogno di maggior spazio personale. Uno studio inglese pubblicato sul Journal of Neuroscience, conferma i confini della distanza minima, ribattezzandolo spazio personale di sopravvivenza misurandolo in 30-40 centimetri. E' un'ulteriore conferma che i popoli nordici e orientali avendo uno stile di vita più frenetico sono più ansiosi e desiderano che sia rispettata la ditanza intima. Gli odori personali, quelli impregnati nei vestiti, l'alito sono detestati dai nervosi e dagli ansiosi.
Particolare rilevanza ha acquistato anche la prossemica dell'ascensore: ad esempio gli europei in ascensore si pongono a cerchio con la schiena appoggiata alle pareti, mentre gli americani si pongono in fila con la faccia rivolta alla porta.
Interessante è pure la prossemica degli ecclesiastici, che chiamando "figli" le persone che incontrano, accorciano la distanza relazionale e, di conseguenza, quella spaziale.

Aldo Grasso definisce le trasmissioni della De Filippi: "...un fitto codice di cinesica e prossemica, ..."
Secondo me solo "C'è posta per te" risponde in pieno a questi principi. La distanza, il muro, l'abbraccio, l'abbandono sono codici prossemici, così come le lacrime, il contorcersi, l'arrossire, il rabbrividire, sono tutte espressioni cinesiche.

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