Siamo tutti usciti dal Cappotto di Gogol, amava dire Dostoevskij. Infatti dopo l'uscita del romanzo "Il Cappotto" Nikolaj Vasil'evič Gogol' diventò un punto di riferimento per tutti i successivi romanzieri russi.
Il disincanto e l'ironia divennero la cifra stilistica sopratutto di Dostoevskij, l'Uomo del Sottosuolo è un essere meschino, ridicolo e miserabile (come tutti gli esseri umani), solo il coraggio e la sofferenza possono, in minima parte, riscattarlo.
Per Dostoevskij Gogol diventa una vera e propria ossessione, tanto che lo cita direttamente nei dialoghi di ben quattro, dico 4 romanzi: I Demoni, I Fratelli Karamazof, Il Giocatore e Umiliati e Offesi.
Paolo Villaggio nel suo Fantozzi s'ispira alle Memorie del Sottosuolo, scoprendo solo in seguito che Fantozzi in realtà era Akakij Akakievič Bašmačkin.
La natura dell'uomo è immutabile sia nelle sue bassezze che nel tentativo astutissimo di contrabbandarle come gesti naturali, se non addirittura nobili.
L'elaborazione intellettuale che sta dietro al tentativo di auto assoluzione esprime la disonestà profondissima che nasce dalla vanità: l'uomo non vuole apparire né crudele, né stupido... Ma saggio e virtuoso, perfino quando uccide.
Dio me lo ha chiesto! Il Partito me lo ha chiesto! La Patria me lo ha chiesto! Ho obbedito agli ordini! L'ho fatto per voi!
Anche la Bibbia ellenistica aveva descritto l'origine dei mali nella vanità: https://metamorfosi2.blogspot.com/2014/12/il-raffinato-autore-del-qohelet.html
Orazio scriveva "Ridentem dicere verum: quid vetat?" e gli illuministi; "Ridendo Castigat Mores", ma la profondità dei russi sta nell'esaltare l'aspetto meschino come davvero insito nell'animo umano, pertanto il loro moralismo è assai compassionevole.
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Vanità, dolore e rabbia sono molle del cambiamento umano. Paura e timidezza ne sono il freno, avvelenano l'Anima e rendono inattivi e stupidi. Gli uomini, santi inclusi, hanno un lato ridicolo e uno miserabile. Scopri entrambi e sarai libero. Misericordia e lacrime, in parte, ci riscattano. Oltre i limiti che vediamo c'è la crescita, lì sono creatività e stupore che ci fanno ritornare bambini. Agire con Metodo, Costanza e Perseveranza.
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domenica 6 gennaio 2019
La miseria e la ridicolaggine dell'essere umano da Gogol a Dostoevskij.
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